L’Ulysse Nardin Blast Hourstriker interpreta la visione in chiave avveniristica degli orologi acustici, nello specifico equipaggiati con una suoneria al passaggio dall’eccezionale sonorità e dal fascino antico. Tali dispositivi hanno infatti origini lontane, in quanto erano la risposta meccanica alla necessità di leggere le ore anche in condizioni di scarsa visibilità, ascoltando gli studiati rintocchi dell’orologio. In mancanza di luce pubblica e domestica al buio, senza l’aiuto di sostanze luminescenti in grado di illuminare i quadranti, gli esemplari con ripetizioni o suonerie ottemperavano a questo compito, mentre in epoche recenti trasformano in poesia lo scorrere del tempo attraverso studiati rintocchi.
Ulysse Nardin si è dedicata allo sviluppo di tale tipologia di segnatempo debuttando nel 1989 con il San Marco del 1989, uno dei simboli da polso della rinascita del marchio durante la gestione aziendale operata dal talento visionario di Rolf Schnyder. Il Sonata del 2003 lo Stranger del 2013 sono affiancati da numerosi modelli, in cui sono spesso minuscoli automi sul quadrante ad accompagnare il ticchettio delle ore, con scene che si ispirano ai jazz club o al circo, alle imprese di Alessandro Magno o Gengis Khan.
Il Blast Hourstriker, con cassa di 45 mm di diametro in titanio con trattamento DLC nero e oro rosa 4N, impermeabile fino a 30 metri, introduce elementi avanguardisti frutto della combinazione tra spigoli netti e decisi e linee geometriche definite, con uno stile ispirato alla modernità più esasperata. Realizzato in oro, il fondello è traforato con un motivo a doppia X, un omaggio alla collezione Blast e un pratico metodo per migliorare ulteriormente la resa acustica della membrana con trattamento DLC nero, sottile diaframma sviluppato con Devialet, che rappresenta un unicum per la produzione manifatturiera di Ulysse Nardin. Per migliorare ulteriormente l’acustica dei propri orologi da polso, la Casa di Le Locle ha avviato negli ultimi anni una collaborazione con Devialet, azienda parigina specializzata nella realizzazione di apparecchiature ad alta fedeltà, ottenendo una resa sonora senza pari, raggiunta attraverso un perfezionamento ingegneristico dell’architettura orologiera tradizionale.
Partendo da uno schema costruttivo collaudato, la suoneria al passaggio dell’Ulysse Nardin Blast Hourstriker utilizza una meccanica i cui terminali sono costituiti da un martello e da un gong a filo. I progettisti hanno quindi applicato il particolare sistema di amplificazione Devialet, già presente nell’Hourstriker Phantom del 2019, costituito da una sottile membrana di 3/10 di millimetro di spessore, il cui scopo è di amplificare le onde acustiche prodotte dalla suoneria dell’orologio. Associato alla leva di torsione, un altro elemento innovativo della suoneria, consente di ottenere un risultato simile a quello offerto dalle casse stereofoniche hi-fi.
Il Blast Hourstriker è animato dal calibro UN-621 a carica automatica, con tourbillon volante e piccola suoneria, che suona le ore e le mezze ore al passaggio o su richiesta. La gabbia mobile del tourbillon ospita il bilanciere a inerzia variabile con spirale in silicio, un materiale ad alte prestazioni con il quale vengono fabbricati anche l’ancora r la ruota di scappamento. Costituito da 330 componenti, funziona a 28.800 alternanze/ora e dispone di una riserva di marcia di 60 ore. Una magia tecnica raccontata dal quadrante scheletrato, sul quale sono presenti alcuni elementi che, quando la suoneria al passaggio è attivata, rintoccano armonicamente. Ogni volta che le lancette raggiungono la divisione corrispondente allo scoccare dell’ora o della mezz’ora, la piccola suoneria segnala acusticamente tale momento se la suoneria è in posizione “on” sul selettore analogico “on-off”, attivata quindi attraverso il pulsante a ore 8, oppure su richiesta agendo sul pulsante a ore 10. La funzione della suoneria è osservata in tutto il suo dinamismo meccanico mediante i componenti presenti sul lato quadrante, con il rastrello della suoneria e il relativo regolatore d’inerzia che comandano i rintocchi del martello sul gong circolare, fissato in prossimità delle ore 2 e scolpito per seguire il profilo esterno della gabbia del tourbillon.