Tecnica elegante e genialità meccanica per il maestro François-Paul Journe
Il calendario perpetuo è una delle più appassionanti complicazioni dell’orologeria tradizionale, con un meccanismo che, per visualizzare la data esatta, tiene conto in maniera automatica della durata dei mesi, anche e soprattutto nel ciclo degli anni bisestili. Una magia che, per aggiornarsi costantemente nell’arco di quattro anni, necessita di un dispositivo, costituito da ruotismi e leve, che recita a memoria la lunghezza dei mesi, di 30 e 31 giorni, oltre a differenziare il mese di febbraio, con i canonici 28 che diventano 29 giorni in occasione dell’anno bisestile. Poi si passa al 1° marzo e tutto torna alla normalità. Una soluzione che rispetta le cadenze dettate dal calendario gregoriano, la cui ultima regola, per consentire il corretto alternarsi dei giorni, riguarda gli anni centenari non divisibili per 400, che perdono il loro status di anni bisestili, richiedendo pertanto un aggiornamento manuale da parte dei fortunati fruitori degli orologi con calendario perpetuo. Per tutti loro, il prossimo appuntamento con tale correzione cadrà nel 2100…
Il Quantième Perpétuel di Maison F.P. Journe segue tecnicamente e meccanicamente le procedure citate in precedenza, presentandosi con eleganza e stile all’appuntamento con l’indicazione del giorno, ripartita su un arco di tempo di 1461 giorni (è la somma di tre anni di 365 giorni di durata e dell’anno bisestile, che conta un giorno in più), introducendo l’efficace sistema a scatto istantaneo della data. La data si aggiorna infatti, all’interno delle finestrelle di competenza, in maniera rapida e assoluta, mediante un dispositivo che accumula energia, liberandola istantaneamente al momento del passaggio in corrispondenza della mezzanotte.
Grazie a questo sistema le informazioni viaggiano regolari sul quadrante del Quantième Perpétuel, in edizione Boutique Collection quando la colorazione di base è il blu. Un metronomo meccanico che si attiva a partire dal grande datario, scandito su decine e unità, per giungere alla piccola lancetta rossa, quasi celata dalla lancette centrali di ore e minuti, che illustra in maniera analogica l’anno bisestile, contraddistinto dalla lettera L rossa riportata sulla porzione di quadrante di riferimento. A completare l’insieme, il settore graduato della riserva di carica, posizionato in corrispondenza delle ore 9.
Facile e intuitivo da regolare, il Quantième Perpétuel proposto da F.P. Journe ha la cassa di 40 mm o 42 mm di diametro e di 10,85 mm di spessore in oro rosa o in platino, a finitura lucida e satinata. Attraverso il largo oblò circolare in vetro zaffiro del fondello, si può ammirare il calibro 1300-3, con ponti e platina fabbricati in oro rosa. Di 30,40 mm di diametro e 6,20 mm di spessore, il meccanismo, a carica automatica, ha il rotore in oro 22 carati che consente di disporre di una riserva di marcia compresa tra le 150 e le 170 ore, mentre il bilanciere a inerzia variabile funziona a 21.600 alternanze orarie.