La Casa svizzera si esalta nella riedizione di modelli del passato in chiave contemporanea
L’operazione di valorizzazione del patrimonio orologiero di Breitling passa attraverso la riedizione, in chiave contemporanea, di alcuni dei modelli più rappresentativi di un passato ricco di spunti stilistici e tecnici di estremo valore. Partendo quasi sempre dal cronografo, specialità nella quale la Casa elvetica ha dimostrato grandi capacità interpretative e una versatilità senza pari, segnalandosi nel 1934 per l’introduzione del secondo pulsante cronografico.
Collezioni innovative per contenuti filologici e tecnologici, con una proposta che si affianca ai modelli professionali che fanno parte del ricco catalogo dell’azienda, ma che strizza l’occhio al passato. È il caso della Top Time Classic Cars. Tre cronografi, di chiara visione vintage, per tre automobili direttamente provenienti dalla cultura e storia automobilistica americana. Esemplari che differiscono per l’impostazione dei quadranti, a due o tre contatori, contraddistinti da vivaci colorazioni; rosso e nero per il Top Time Chevrolet Corvette, verde e nero per il cronografo Ford Mustang, blu e bianco per l’edizione Top Time Shelby Cobra. Tutti con cassa in acciaio impermeabile a 100 metri, movimento automatico e pulsanti cronografici tondi, accompagnati da cinturini in vitello traforato.
La Premier Heritage Collection si segnala per tre modelli, declinati in differenti versioni di materiali e quadranti, che sviluppano secondo criteri attuali il Chronograph, il Duograph, un cronografo rattrapante e, infine, il Datora, in cui la base cronografica si integra con calendario completo e fasi lunari. La Premiere Heritage Collection abbina meccaniche automatiche, nello specifico per il Datora, a più classici movimenti a carica manuale, che meglio interpretano lo spirito antico degli orologi presentati. Le casse, di forma perfettamente rotonda, si presentano con diametri piuttosto generosi e con pulsanti cronografici quadri. I quadranti si ispirano, per cromatismi e grafica, all’epoca di massimo splendore della cronografia da polso, in un periodo compreso tra la fine degli anni ’30 fino a tutto il decennio successivo, riportando in auge il color salmone per il Datora e una apprezzata sfumatura verde pistacchio per il Chronograph.
La linea Super AVI, declinata in cinque modelli, trae spunto dalle esplorazioni dei cieli, un ambito in cui Breitling ha sempre sviluppato progetti di notevole spessore ingegneristico. L’Huit Aviation Department, attivo negli anni ’30 dello scorso secolo, si specializzò nella fabbricazione di segnatempo e strumenti di precisione per le cabine di pilotaggio degli aerei, una passione che portò Breitling a presentare nel 1953 l’orologio da aviatore contraddistinto dalla Referenza 765 AVI, riconosciuto anche con la denominazione «Co-Pilot». Un orologio che diventa fonte creativa per i Super AVI celebrativi di quattro velivoli che hanno segnato la storia dell’aviazione.
Il Super AVI P-51 Mustang, in acciaio o in oro rosso, rispettivamente con quadrante nero o antracite, deriva direttamente dal miglior caccia della sua epoca; il Super AVI Tribute to Vought F4U Corsair, con il quadrante blu racchiuso in una cassa in acciaio, riporta sul fondello in vetro zaffiro il disegno del caccia per portaerei da cui trae il nome. Quadrante verde militare con contatori cronografici in contrasto per il Super AVI Curtiss Warhawk, aereo con la bocca di squalo riprodotta sul muso, mentre il Super AVI Mosquito, con la lunetta in ceramica nera che circoscrive il quadrante nero con totalizzatori bianchi, omaggia il velivolo soprannominato The Wooden Wonder.
Accomunati dalla cassa di 46 mm di diametro, con corona di carica sovradimensionata e tasti cronografici tondi, i modelli Super AVI si distinguono per l’indicazione GMT, una modalità funzionale introdotta dal calibro automatico Breitling B04, certificato cronometro ufficiale Cosc al pari degli altri esemplari prodotti dalla Maison fondata nel 1884.