I cinquant’anni del Royal Oak. Avanguardia tecnica nel segno della tradizione
Il Royal Oak “Jumbo” Extra-piatto Scheletrato è uno dei modelli con cui Audemars Piguet festeggia i cinquant’anni dal debutto del Royal Oak, disegnato nel 1972 da Gérald Genta e diventato, in particolar modo nelle ultime stagioni, uno dei miti più desiderati e inseguiti dai collezionisti. Summa ideale della filosofia della Casa di Le Brassus nell’ambito dell’orologeria sportiva, il Royal Oak sovvertì le regole del mondo delle lancette quando venne presentato nei primi anni ’70. Design rivoluzionario, fondello serrato mediante viti e non “a vite” e conseguenti, iniziali problematiche di tenuta stagna presto risolte, un movimento automatico essenziale nelle funzioni e un bracciale integrato sottile e squadrato, oltre a un prezzo allora decisamente fuori dal coro per un esemplare in acciaio, rappresentarono una sfida, colta inizialmente soltanto da alcuni appassionati visionari ma, in seguito, trasformarono il Royal Oak in una scommessa vinta, come racconta la storia.
Il Royal Oak “Jumbo” Extra-piatto Scheletrato, oltre a rappresentare una delle punte di diamante della collezione realizzata per il 50° anniversario, esprime ai massimi livelli alcuni delle tematiche tecniche e stilistiche che da sempre contraddistinguono il percorso virtuoso di Audemars Piguet. Se lo sviluppo dimensionale della cassa e le scelte estetiche ripercorrono i dieci lustri di una trionfale cavalcata che non accenna minimamente a scemare, ad attirare l’attenzione è la sofisticata finitura cui è sottoposto il calibro che muove le lancette centrali di ore e minuti. La scheletratura è infatti un’arte in cui la manifattura elvetica si è distinta fin dagli anni ’30 dello scorso secolo, introducendo allora i primi movimenti caratterizzati da tale lavorazione. Appannaggio di pochi artigiani specializzati, la scheletratura consiste nella capacità di rimuovere da platina e ponti quanto più metallo possibile, sprigionando luce e trasparenza. L’abilità risiede nell’esaltare la purezza del meccanismo mantenendone l’affidabilità strutturale, trasformandolo in una sorta di filigrana all’apparenza delicata, senza però in alcun modo intaccarne la funzionalità. Si tratta di uno dei molteplici mestieri d’arte in cui Audemars Piguet si è distinta in quasi centocinquant’anni di storia (la fondazione risale al 1875), mostrando sempre una vitale capacità di innovare e di introdurre concetti rivoluzionari in un ambito solitamente ancorato alla pura tradizione. Ripercorrendo alcune tappe fondamentali della cronologia più recente della marca, si segnala l’introduzione nell’orologeria da polso dei movimenti scheletrati nel 1973, estesi alla collezione Royal Oak, che ha finora ospitato oltre 50 modelli scheletrati, a partire dall’orologio a pendente del 1981, seguito dal calendario perpetuo del 1986 e dal primo Jumbo Extra-Piatto del 1992, eseguito quest’ultimo in un unico esemplare.
Tornando all’analisi del Royal Oak “Jumbo” Extra-Piatto Scheletrato, acciaio e oro rosa sono i materiali scelti per custodire il movimento scheletrato extra-piatto a carica automatica realizzato per l’occasione, denominato Calibro 7124. È costituito da 211 componenti e contrassegnato dalla massa oscillante in oro rosa 22 carati “50-years”, un’esclusiva della produzione 2022, visibile attraverso il largo oblò in vetro zaffiro del fondello. Un meccanismo minuziosamente studiato in ogni particolare, sviluppato per offrire prestazioni superiori ai modelli precedenti e, per questo, sottoposto all’ottimizzazione di ogni elemento. Lo spessore di 2,70 mm, unito al diametro di 29,60 mm, esaltano in cifre l’estrema sottigliezza raggiunta, con il bilanciere inerziale che funziona a 28.800 alternanze orarie e la riserva di marcia di almeno 57 ore. Da un punto di vista estetico, il Calibro 7124 ha le superfici color rodio per la versione con cassa in acciaio, antracite per quella in oro rosa; indici applicati a bastone e lancette luminescenti sono in oro rosa per entrambe le edizioni. La cassa del Royal Oak “Jumbo” Extra-piatto Scheletrato misura 39 mm di diametro e 8,10 mm di spessore, con un’impermeabilità che si attesta a 50 metri di profondità.